Integratore alimentare di prolina, essenziale per cuore e cartilagine

La prolina è un amminoacido non essenziale che svolge un ruolo importante nella sintesi e nella struttura delle proteine, nonché nel metabolismo (soprattutto quello del collagene), nella guarigione delle ferite, nelle reazioni ossidative e nelle risposte immunitarie. Sebbene il corpo sia in grado di sintetizzare la prolina, è importante garantirne una apporto sufficiente attraverso il cibo perché essa partecipa a diversi meccanismi. Si noti che la cellula mantiene gli amminoacidi di riserva nel suo citosol, sia sintetizzandoli da altri composti, sia prelevandoli dalla soluzione circostante. Tuttavia, gli studi dimostrano che questa sintesi endogena tende a diminuire con l'età.

Il fabbisogno di prolina dei mammiferi è il più alto di tutti gli amminoacidi. Essa agisce di concerto con arginina, glutammina, leucina per aumentare la sintesi proteica nel tessuto muscolare.

Quali alimenti contengono prolina?

La prolina e l'idrossiprolina sono particolarmente abbondanti nel collagene, nelle proteine del latte e nelle fonti animali:

• Gelatina disidratata (maiale): da 5000 a 7000 mg
• Formaggio fresco: 4000 mg
• Manzo: 3600 mg
• Cavolo: 2900 mg
• Pastrami: 2600 mg
• Maiale: 2400 mg
• Yogurt non aromatizzato: 2400 mg
• Parmigiano: 2300 mg
• Agnello: 220 mg
• Pollo: 2240 mg

Si consiglia un apporto giornaliero di prolina pari a 500 - 3000 mg, anche se l'organismo è in grado di sintetizzarla. La prolina è uno dei 22 amminoacidi presenti nell'organismo, ma rappresenta il 12% degli amminoacidi costituenti le proteine del latte dei mammiferi, a testimonianza della sua importanza per lo sviluppo.

Gli integratori di prolina sono ben assorbiti dal corpo umano?

La mucosa intestinale secerne un enzima chiamato prolidasi, che idrolizza specificamente i peptidi contenenti prolina. Le molecole di prolina vengono poi trasportate direttamente attraverso gli enterociti (le cellule epiteliali che rivestono l'intestino) da dei vettori. La prolina ha quindi un'ottima digeribilità: circa il 60% della prolina alimentare entra nel flusso sanguigno e raggiunge i vari tessuti del corpo.

Molti ricercatori chiedono che lo stato della prolina sia rivalutato per essere classificato come un amminoacido essenziale.