L’ipertensione è una delle patologie che mette spesso a dura prova la medicina convenzionale. L'ipertensione è spesso di tipo "essenziale", cioè interessa una sintomatologia dalla quale non è possibile guarire, ma che deve essere controllata. Per fare ciò, il medico prescrive farmaci più o meno attivi, a volte tossici, che devono essere assunti per tutta la vita.
Questa malattia insidiosa, anche descritta come un "killer silenzioso" può causare effetti devastanti che, se trascurati, possono causare seri problemi metabolici:
• edema polmonare acuto;
• anomalia del battito cardiaco (aritmia);
• disturbi cerebrali;
• aterosclerosi cerebrale ed ictus;
• alterazione della funzione renale.
I prodotti convenzionalmente utilizzati sono numerosi e appartengono a diverse famiglie farmaceutiche: beta-bloccanti, calcio-antagonisti, diuretici, ACE-inibitori, antagonisti dell'angiotensina II, associazioni di antipertensivi.
Il medico deve spesso "adattare" la sua prescrizione e modificare la terapia, poiché non è detto che ciò che risulta efficace per un paziente lo sia anche per un altro, soprattutto perché l'ipertensione è specifica per ogni individuo.
Esistono alternative naturali?
Le medicine naturali, in particolare la fitoterapia, offrono interessanti sostanze di supporto: estratti di aglio o cipolla (quercetina), estratto di foglie di olivo, potassio, L-arginina, eccettera. Ma ancora una volta, ogni caso è diverso e spesso è difficile trovare un'alternativa efficace.
Un nuovo estratto vegetale, tradizionalmente noto per le sue proprietà depurative e ipotensive, è appena stato oggetto di un brevetto: l'estratto di semi di sedano, standardizzato in oltre il 40% di ftalidi totale (butilftalide, sedanenolide).
In effetti questo nuovo estratto possiede elevate caratteristiche a effetto ipotensivo, scientificamente verificate e soprattutto non tossiche.
Gli scienziati hanno conferito all'estratto brevettato il nome di 3nb (3-n-butilftalide). Inoltre tale composto è responsabile delle caratteristiche di odore e sapore di queste piante appartenenti alla famiglia delle Umbelliferae, come carote, prezzemolo e finocchio.
Testato nel Chicago Medical Center, il 3nb è stato ritenuto responsabile dell'attività del prodotto. Così, una tensione misurata a 16/10 potrebbe essere controllata e abbassata a 12/8 entro una settimana.
In generale, gli studi sugli animali hanno dimostrato una diminuzione della pressione arteriosa di circa il 14% e una riduzione dei livelli di colesterolo di circa il 7%, un altro fattore di rischio delle malattie cardiovascolari.
In che modo agisce questo estratto?
La sua azione è duplice: agisce sia come diuretico sia come vasodilatatore attraverso la produzione di prostaglandine, in maniera analoga ai calcio-antagonisti che si oppongono all'indurimento arterioso e ai depositi di colesterolo sulle pareti, evitando così potenziali effetti gravi sulla circolazione cerebrale. Inoltre, sulla base di studi condotti sugli animali, l'estratto di sedano impedirebbe il verificarsi di ictus, migliorerebbe il flusso sanguigno cerebrale e proteggerebbe il cervello allo stesso modo del Ginkgo biloba.
Questa evidente azione ipotensiva è legata soprattutto alla sua attività diuretica. In effetti, la maggior parte dei diuretici della medicina convenzionale alterano il rapporto sodio/potassio, con conseguenti effetti pericolosi che possono verificarsi quando il livello di potassio nel sangue supera gli standard accettabili.
Al contrario, il Celery 3nb™, pur essendo un diuretico, non incide in alcun modo sul rapporto sanguigno.
Quali altri effetti vengono esercitati mediante l'assunzione di Celery 3nb™?
Negli animali, il Celery 3nb™ ha dimostrato risultati promettenti nella stessa misura dei fitonutrienti anti-cancro, ma l'altra importante azione riguarda l'effetto analgesico nei confronti dei dolori articolari (artrosi, artrite reumatoide, fibromialgia) e degli attacchi di gotta, in quanto sarebbe in grado di ridurre la produzione di acido urico tossico bloccando la xantina ossidasi.
Alcuni studi hanno anche dimostrato che questo estratto concorre con gli antidolorifici convenzionali (FANS), anche nel caso di dolori muscolari, senza provocare effetti collaterali.
In un recente studio clinico condotto su settanta pazienti è stata osservata, dopo solo tre settimane di trattamento, una significativa diminuzione clinica e statistica del livello dell'intensità del dolore, dei problemi di mobilità e di qualità della vita, sempre senza effetti collaterali.
Anche se i ricercatori non conoscono ancora i dettagli della sua azione, sembra che l'estratto di sedano riesca a ripristinare l'equilibrio del sistema delle prostaglandine, a differenza dell'aspirina e delle Cox-2 che bloccano la produzione di prostaglandine, agendo su enzimi specifici.
Ulteriori effetti visibili del Celery 3nb™ includono:
• un recupero più rapido in seguito ad un infarto, fenomeno senza dubbio legato all'effetto vasodilatatore a livello venoso e arterioso;
• uun miglioramento degli effetti respiratori asmatici;
• un'attività antivirale ancora in corso di studio;
• un miglior recupero cognitivo in seguito al verificarsi di un ictus ed effetti promettenti nella prevenzione del morbo di Alzheimer;
• una migliore aspettativa di vita negli animali.
Al fine di garantire la massima efficacia, per controllare l'ipertensione arteriosa, dolori articolari e attacchi di gotta, si consiglia di assumere due capsule al giorno.
Adulti. Assumere due capsule al giorno.
Ogni capsula contiene 75 mg di Celery3nb™.
Contiene sedano.