Integratore alimentare di acqua alcalina ionizzata: disacidificazione e sport

Se lo sport rimane un ottimo modo pereliminare le tossine, l’attività fisica produce anche rifiuti metabolici. In particolare, la contrazione muscolare determina un aumento del tasso di acidità attraverso la produzione di acido lattico, parzialmente implicato nella comparsa di crampi o dolori durante lo sforzo (12). Una pratica sportiva intensa genera anche un accumulo di metaboliti (creatinina, acido urico…) la cui filtrazione ed escrezione sollecitano particolarmente la sfera renale (13-14).

L’acqua alcalina ionizzata completa idealmente l’idratazione dello sportivo agendo attraverso tre vie principali:

• Alcalinizzazione del corpo. Un terreno acido è associato a una diminuzione delle prestazioni fisiche (perdita di resistenza fisica o potenza). Tramite il meccanismo tampone dei suoi ioni negativi, l’acqua alcalina modula l’acidità metabolica indotta dallo sport e instaura un equilibrio acido-base più favorevole (15).
• Qualità dell’ossigenazione. La formulazione unica di SuperWater si basa su un apporto di ioni ossigeno attivi sotto forma dianioni OH- (e non sotto forma di molecole di O₂, naturalmente più suscettibili di generare la formazione di radicali liberi) (16).
• Impatto sull’ATP. Prodotta dai mitocondri, l’adenina trifosfato (o ATP) costituisce il carburante energetico privilegiato delle fibre muscolari. Anche se i meccanismi sottostanti devono essere ancora chiariti, l’acqua alcalinizzata interagisce con la sintesi dell’ATP, molto probabilmente attraverso una più efficace rimozione dei composti acidificanti (17).

L’acqua alcalina detox SuperWater può essere utilizzata 2 volte al giorno, fino a 20 ml diluiti in 250 ml di acqua non gassata. Il primo bicchiere deve essere bevuto al mattino a digiuno.

Per combattere gli stati di acidosi cronica, alcalinizzare il corpo e disintossicare il corpo in profondità, osserva queste adeguate misure complementari:

• Adotta un’alimentazione alcalina. La quantità percentuale degli alimenti alcalini presenti nel piatto dovrebbe essere pari a circa il 60%. I prodotti a base di carne, i cereali e i latticini sono molto acidificanti e devono essere limitati. Prediligi, invece, le spezie, la frutta e la verdura (19). Seppure benefici, i semi oleosi sono nel complesso acidificanti, ad eccezione della nocciola. In caso di dubbio, consulta l’indice PRAL che misura il carico acido di un alimento – un punteggio negativo indica un potere alcalino.
• Rilassati. Lo stress, così come le emozioni negative (rabbia, tristezza…), potrebbe aumentare l’acidificazione dei tessuti attraverso un’importante secrezione di cortisolo. Pratica, ad esempio, la meditazione, la sofrologia o lo yoga per ritrovare serenità e stabilità.
• Fai movimento all’aria aperta. Praticare quotidianamente uno sport all’aperto o fare una semplice passeggiata all’aria aperta facilita l’escrezione dei rifiuti acidi attraverso le vie polmonari. Tuttavia, dedicati all’attività sportiva in maniera ponderata, prevedendo dei periodi di riposo sufficienti.
• Non trascurare il sonno. La mancanza di sonno altera la capacità di recupero, quindi compromette l’equilibrio acido-base. Cerca di dormire 7-8 ore a notte, coricandoti sempre alla stessa ora.
• Proteggi l’ambiente in cui vivi. I prodotti per la casa o i cosmetici tradizionali contengono spesso sostanze che interferiscono con le normali funzioni biologiche, come gli interferenti endocrini (19). Se possibile, opta per delle formule 100% naturali oppure, in mancanza di queste, scegli un marchio di qualità ecologica.

Formula interamente dedicata all’equilibrio acido-base, la sinergia Alkaline Formula combina i più potenti nutrienti alcalini (zenzero, liquirizia…) con minerali tampone (come il citrato di magnesio, il citrato di potassio o il fosfato di potassio).

Già menzionata nei trattati ayurvedici risalenti a tremila anni fa, l’unione di acido umico e acido fulvico all’origine dell’integratore Humic & Fulvic Acids si comporta come un chelante legandosi a molteplici tossine organiche (20). Quest’ultimo è dunque particolarmente indicato per alleggerire il lavoro degli organi filtro deputati alla depurazione dell’organismo, ad esempio nell’ambito di una cura detox.