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4 prodotti naturali per prenderti cura della tiroide

Questa ghiandola, molto piccola ma indispensabile per il corretto funzionamento dell'organismo, deve essere preservata a tutti i costi. Scopri 4 composti naturali benefici per questa ghiandola endocrina importantissima.

L'anatomia della ghiandola tiroidea

Promemoria: la tiroide, una ghiandola a forma di farfalla

La tiroide, che misura meno di 6 cm e che pesa circa 30 grammi, situata alla base del collo e con due lobi a forma di ali di farfalla, è una piccola ghiandola discreta che riveste un ruolo importantissimo nell'organismo (1).

Come molte altre ghiandole endocrine, il suo funzionamento è controllato dall'ipofisi (2), una piccola sfera situata alla base del cervello controllata a sua volta dall'ipotalamo.

L'ipotalamo produce l'ormone tireotropo, che stimola la produzione da parte dell'ipofisi dell'ormone tireostimolante (TSH), che a sua volta stimola la produzione, da parte della tiroide, degli ormoni tiroidei: latiroxina (T4 o tetraiodotironina) e la triiodotironina (T3).

E concretamente, sono questi due ormoni a regolare il ritmo di funzionamento di tutti i nostri organi. Per questo motivo, la tiroide influenza il nostro metabolismo, il peso, la salute mentale, la libido, l'energia o la stanchezza, ecc.

Quindi, una parte importante della nostra salute e del nostro benessere dipende dalla capacità di questa piccolissima ghiandola di dosare con precisione la quantità di ormoni necessari affinché i nostri organi lavorino a un ritmo normale. Una capacità che dipende dalla capacità di un'altra ghiandola, che a sua volta dipende da un'altra ghiandola... Basta un minuscolo granello di sabbia in questo meccanismo di estrema precisione e l'intero sistema accelera o si addormenta.

Disturbi della tiroide: accelerazione o ibernazione?

Con la tiroide, è tutta una questione di ritmo. Anche un piccolissimo disturbo è quindi in grado di alterare il ritmo del nostro organismo.

  • Troppi ormoni tiroidei in circolazione? Il cuore, l'intestino e il metabolismo accelerano, perdiamo peso pur avendo più appetito, il nostro sonno è disturbato, diventiamo ansiosi, ecc. (3)

  • Non ci sono ormoni tiroidei a sufficienza in circolazione? Sorgono problemi diversi o simili: aumento di peso, stanchezza cronica, umore basso o addirittura depressione, ecc. (4)

I disturbi della tiroide colpiscono prevalentemente le donne, e in particolare quelle di più di 60 anni, ma anche le donne incinte, che hanno appena partorito o che sono in menopausa. A livello globale, si stima che i disturbi della tiroide colpiscano oltre 200 milioni di persone.

Prendersi cura della tiroide significa anche evitare la plastica

E se questi disturbi sono sempre più diffusi di anno in anno, probabilmente, tra le altre cose, è a causa degli interferenti endocrini.

Questi ultimi, molecole generalmente sintetiche utilizzate dai produttori per fabbricare determinati prodotti con caratteristiche specifiche, "ingannano" le nostre ghiandole endocrine poiché la loro forma atomica somiglia a quelle presenti nell'organismo. Gli interferenti endocrini possono quindi inibire o al contrario accelerare il funzionamento delle nostre ghiandole endocrine, tra cui la tiroide, una delle più importanti.

Gli interferenti endocrini sono oggi ampiamente studiati. L'Inserm (6) e l'Anses (7), ad esempio, stanno conducendo una grande quantità di ricerche in Francia per identificare gli interferenti endocrini accertati, analizzare i loro meccanismi e trovare delle soluzioni per evitarli in futuro.

Pertanto, si raccomanda dievitare, in via generale, la plastica (presente in alcuni contenitori per alimenti, prodotti cosmetici, giocattoli, ecc.) per proteggersi dagli effetti potenzialmente dannosi sulla tiroide provocati da interferenti endocrini noti o sospetti come il bisfenolo A, gli ftalati, il triclosano e il mercurio (8).

Gli effetti benefici dello iodio

Lo iodio è l'ingrediente principale utilizzato per produrre gli ormoni tiroidei, come si può notare osservando da vicino i nomi di questi ormoni: tetra-iodo-tironina e tri-iodo-tironina.

In sostanza, lo iodio che circola nell'organismo grazie all'alimentazione passa dai vasi sanguigni alle vescicole che compongono la tiroide. Quest'ultima in seguito utilizzerà lo iodio per produrre ormoni. Quando vengono utilizzati gli ormoni tiroidei, parte dello iodio che li compone viene rilasciato nell'organismo per poi essere riciclato dalla tiroide. (9)

Comunque, se la diffusione del sale iodato ha ridotto notevolmente le carenze di iodio negli europei, il continente non si è ancora completamente sbarazzato di questo flagello. Pertanto, oltre aun miliardo di persone nel mondo che presentano una carenza di iodio, secondo una stima dell'OMS,ci sarebbero 200 milioni di persone con il gozzo e sei milioni di persone affette da cretinismo (o sindrome da insufficienza tiroidea). E questo a livello mondiale, Europa compresa. (10)

Inoltre, una dieta priva di sale, una posizione geografica lontana dal mare, un'alimentazione povera di frutti di mare (pesce, crostacei, alghe marine, esclusa la spirulina, ecc.), sono tutti fattori che possono portare a un deficit di iodio.

Ed è per questo che, su consiglio del medico e in caso di una potenziale carenza di iodio, alcune persone iniziano ad assumere un trattamento a base di iodio per prendersi cura della tiroide in modo naturale (come ad esempio Natural Iodine, fonte di iodio estratto da alghe marine).

Tuttavia, l'assunzione di integratori a base di iodio è sconsigliata alle donne incinte e a persone ipersensibili allo iodio. Inoltre, se si assumono altri farmaci, è opportuno chiedere consiglio a un medico per monitorarne le possibili interazioni.

Le alghe, un alleato di prim'ordine per la tiroide

Le alghe marine sono ricche di iodio e di arginina. Numerosi studi hanno dimostrato che il loro consumo contribuisce alla normale funzionalità tiroidea e alla produzione di ormoni, oltre che al corretto metabolismo energetico (11).

Il Gugul, una resina molto interessante

Il Gugul, una resina utilizzata nell'Ayurveda da millenni, è ricco di principi attivi specifici, detti guggulsteroni (12), che agiscono nell'organismo a diversi livelli. Anche in questo caso gli studi effettuati hanno constatato che il Gugul partecipa alla salute della tiroide (13).

Selenio e ormoni tiroidei

Il selenio, invece, è un regolatore degli ormoni tiroidei, e più in particolare della triiodotironina (T3) (14). È infatti nella tiroide, che ospita delle selenoproteine specifiche, che il selenio si trova principalmente. Questo oligoelemento contribuisce attivamente al normale funzionamento della tiroide (15).

Pertanto, il selenio rappresenta uno dei prodotti naturali più adeguati per prendersi cura della tiroide. Ti consigliamo di scegliere la L-selenometionina, la forma maggiormentebiodisponibile di questo composto (L-selenomethionine).

Una formula sinergica ricca di iodio, Gugul, selenio...

Per trarre beneficio da questi diversi prodotti naturali nello stesso momento, c'è anche una formula sinergica dedicata (come Natural Thyro Formula, ricca di iodio proveniente da alghe marine, Gugul, selenio, kaempferolo, e di altri minerali e micronutrienti). Attenzione però poiché, essendo questo integratore alimentare già completo, non va assunto insieme ad altri integratori per la tiroide.

Bibliografia

  1. STATHATOS, Nikolaos. Thyroid physiology. Medical Clinics, 2012, vol. 96, no 2, p. 165-173.
  2. TAUBENHAUS, M., AMROMIN, G. D., et al. The effects of the hypophysis, thyroid, sex steroids, and the adrenal cortex upon granulation tissue. Journal of Laboratory and Clinical Medicine, 1950, vol. 36, p. 7-18.
  3. REID, Jeri R. et WHEELER, Stephen F. Hyperthyroidism: diagnosis and treatment. American family physician, 2005, vol. 72, no 4, p. 623-630.
  4. GAITONDE, David Y., ROWLEY, Kevin D., et SWEENEY, Lori B. Hypothyroidism: an update. South African Family Practice, 2012, vol. 54, no 5, p. 384-390.
  5. MULTIGNER, Luc et KADHEL, Philippe. Perturbateurs endocriniens, concepts et réalité. Archives des Maladies Professionnelles et de l'Environnement, 2008, vol. 69, no 5-6, p. 710-717.
  6. https://www.inserm.fr/information-en-sante/dossiers-information/perturbateurs-endocriniens
  7. https://www.anses.fr/fr/content/les-perturbateurs-endocriniens
  8. BRUCKER-DAVIS, Françoise, HIÉRONIMUS, Sylvie, et FÉNICHEL, Patrick. Thyroïde et environnement. La Presse Médicale, 2016, vol. 45, no 1, p. 78-87.
  9. SPITZWEG, Christine, HEUFELDER, Armin E., et MORRIS, John C. Thyroid iodine transport. Thyroid, 2000, vol. 10, no 4, p. 321-330.
  10. ZIMMERMANN, Michael B. et BOELAERT, Kristien. Iodine deficiency and thyroid disorders. The Lancet Diabetes & Endocrinology, 2015, vol. 3, no 4, p. 286-295.
  11. REZK, R. G. et ABD EL-AZIME, A. Sh. Fucus vesiculosus Ameliorates Histological and Biochemical Changes in Thyroid Gland and Ovary of Irradiated Rats. Arab Journal of Nuclear Science and Applications, 2013, vol. 46, no 3, p. 286-296.
  12. SHAH, Rohan, GULATI, Vandana, et PALOMBO, Enzo A. Pharmacological properties of guggulsterones, the major active components of gum guggul. Phytotherapy research, 2012, vol. 26, no 11, p. 1594-1605.
  13. STANSBURY, Jill, SAUNDERS, Paul, et WINSTON, David. Promoting healthy thyroid function with iodine, bladderwrack, guggul and iris. Journal of Restorative Medicine, 2012, vol. 1, no 1, p. 83-90.
  14. KÖHRLE, Josef et GÄRTNER, Roland. Selenium and thyroid. Best Practice & Research Clinical Endocrinology & Metabolism, 2009, vol. 23, no 6, p. 815-827.
  15. KOHRLE, J., JAKOB, F., CONTEMPRÉ, Bernard, et al. Selenium, the thyroid, and the endocrine system. Endocrine reviews, 2005, vol. 26, no 7, p. 944-984.

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