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Qual è il miglior integratore alimentare anti-age?

Se l’invecchiamento è inevitabile, esistono dei rimedi naturali per ostacolarlo e rallentarlo. Ma qual è l’integratore alimentare anti-age più efficace?

Coppia che prende un integratore anti-age

Le buone abitudini per contrastare l’invecchiamento

Non lo ripeteremo mai abbastanza: il primo rimedio contro l’invecchiamento precoce è uno stile di vita sano ed equilibrato.

Evitare l’esposizione prolungata al sole senza adeguata protezione, astenersi dal fumare e dal bere alcolici, difendersi dall’inquinamento, arieggiare gli ambienti interni, limitare il consumo di alimenti grassi, salati e dolci, adottare una dieta sana ed equilibrata... tutti questi accorgimenti sono conosciuti e fatti regolarmente presenti dalle istituzioni e dai media (1).

Tuttavia, per spingerci oltre nella lotta contro i cambiamenti che avvengono con il progredire dell’età, analizzeremo ciascuno dei componenti dell’invecchiamento e scopriremo quali sono gli integratori alimentari e le molecole che i ricercatori stanno studiando per i loro benefici anti-age. In seguito, menzioneremo un integratore che riteniamo particolarmente vantaggioso.

Telomeri: i frammenti di DNA correlati alla morte cellulare

I telomeri sono minuscoli frammenti di DNA situati all’estremità dei cromosomi e direttamente coinvolti nell’invecchiamento dell’organismo, poiché causano la morte cellulare.

Infatti, ogni volta che una cellula si duplica per sostituire una cellula senescente, la replicazione del frammento di DNA comporta la diminuzione della sua lunghezza: è quello che si definisce accorciamento dei telomeri (2).

Una volta che la cellula raggiunge un certo numero di replicazioni, la lunghezza dei telomeri diventa così piccola che la cellula non può più dividersi. Gli scienziati sono quindi in grado di prevedere la mortalità a breve termine in una popolazione selvatica di Acrocephalus sechellensis, tipico delle Seychelles, analizzandone la lunghezza dei telomeri (3).

Tuttavia, l’accorciamento dei telomeri può essere rallentato o addirittura invertito da un enzima: la telomerasi. Dunque, i ricercatori studiano la potenziale capacità di alcune molecole di attivare questa telomerasi per combattere l’invecchiamento cellulare (4).

È il caso, ad esempio, di un estratto di portulaca e di un estratto brevettato del frutto della palma da olio (che puoi trovare nell’integratore Telomeres Maintenance Formula), nonché del cicloastragenolo, una saponina proveniente dalla radice di astragalo (che puoi trovare nell’integratore di alta qualità CycloAstragenol Maximum Strength 98%) (5).

Cellule staminali: la chiave dell’eternità?

Le cellule staminali sono un’altra realtà biologica studiata dai medici per aumentare l’aspettativa di vita sana dell’umanità.

Cellule indifferenziate in grado di auto-rinnovarsi, di differenziarsi in qualsiasi tipo di cellula, nonché di proliferare, le cellule staminali sono già utilizzate per rigenerare e ricreare i tessuti danneggiati, in particolare la pelle: si tratta della cosiddetta terapia cellulare (6).

Su questa base, gli scienziati cercano di stimolare e accrescere la qualità delle cellule staminali nel midollo osseo di individui sani, attraverso nutrienti ed estratti vegetali.

Rispetto a questo approccio, gli estratti naturali più studiati sono l’estratto di Polygonum multiflorum o poligono cinese, il fucoidano, un polisaccaride estratto da un’alga giapponese, il beta 1,3/1,6 glucano, un altro polisaccaride, e la L-carnosina, una combinazione di due aminoacidi che rafforzerebbero la capacità replicativa delle cellule staminali (ecco perché queste molecole sono presenti nella formula sinergica Stem Cells Activator) (7).

Glicazione e invecchiamento

Il fenomeno chimico della glicazione è particolarmente apprezzato da cuochi e pasticceri: si tratta della famosa reazione di Maillard, che deriva dalla fissazione degli zuccheri sulle proteine e genera composti chimici di colore bruno simili a quelli osservabili nelle carni cotte alla griglia, ecc.

Nel nostro corpo, tuttavia, la glicazione determina la fabbricazione di prodotti finali della glicazione, che sono estremamente pericolosi per l’organismo e costituiscono uno dei fattori di invecchiamento accelerato dei tessuti, in particolare quando riguardano il DNA e il collagene (8).

Pertanto, diversi studi cercano di combinare delle molecole che possono abbassare o regolare la glicemia, ma anche inibire la glicazione.

Da questo punto di vista, la carnosina, la benfotiamina e l’aminoguanidina rappresentano i composti più rilevanti e più incoraggianti.

Lo stress ossidativo accelera l’invecchiamento

Se il nostro organismo è sottoposto sin dalla nascita a uno stress ossidativo permanente, la situazione peggiora con l’età.

Nel corso degli anni, infatti, la senescenza delle cellule e i disturbi ormonali provocano una maggiore produzione di radicali liberi da parte dell’organismo. Se a questo si aggiunge un’alimentazione generalmente più povera di antiossidanti nell’anziano, si entra in un ciclo di risposte positive (ossia un circolo vizioso) che accentua lo stress ossidativo e così via.

Quindi, a termine, l’invecchiamento, la senescenza e infine la morte cellulare derivano dall’esaurimento delle risorse che mantengono l’equilibrio, l’omeostasi cellulare.

È per questo che i ricercatori studiano anche delle molecole in grado di sostenere l’organismo nella sua lotta contro i radicali liberi: in teoria, gli antiossidanti dovrebbero costituire dei rimedi benefici anti-invecchiamento.

Tra le molecole analizzate figura, in particolare, la L-ergotioneina, un aminoacido isolato nel 1909 nella segale cornuta, un fungo parassita della segale. Una volta giunto nell’organismo, la sua azione si concentra negli organi sottoposti al più forte stress ossidativo (9).

Il DNA: al centro della longevità in buona salute

Accorciamento dei telomeri, stress ossidativo ed esposizione a raggi UV, inquinanti, tabacco, alcol... il nostro DNA è costantemente minacciato nel corso della vita, il che deteriora le cellule e favorisce un ambiente infiammatorio, che a sua volta causa molti disturbi legati all’età, ecc. (10).

E se, dunque, una delle soluzioni per combattere l’invecchiamento fosse quella di favorire una normale sintesi del DNA sostenendo il sistema immunitario e la divisione cellulare? È esattamente ciò che alcuni ricercatori hanno cercato di fare creando delle formule sinergiche che combinano pidolato di zinco, che contribuisce alla sintesi del DNA, arabinogalattani, vitamina B12, ecc.

Puoi trovare tutti questi nutrienti nel nostro integratore sinergico DNA Repair.

Allora qual è il miglior integratore anti-age?

Come avrai capito, l’invecchiamento si basa su diversi fattori e ciascuno merita un’analisi dettagliata: non esiste una sola sostanza che possa agire su parametri così diversi.

I progressi della ricerca ci invitano, tuttavia, a esaminare molto seriamente un fenomeno cruciale: la comparsa e l’espansione delle cellule senescenti. Ricordiamo che sono cellule “zombie” che hanno perso qualsiasi funzione, ma non hanno potuto essere eliminate in modo corretto, quindi vagano nell’organismo e creano qualunque tipo di problema: secernono molecole infiammatorie e radicali liberi ossidanti, si accumulano gradualmente nei tessuti e ne ostacolano il corretto funzionamento, ecc. In breve, accelerano notevolmente l’invecchiamento.

Da alcuni anni, i ricercatori studiano la capacità di due flavonoidi naturali, la fisetina e la quercetina, di favorire l’eliminazione delle cellule senescenti (11-13) – questi composti si definiscono “senolitici” (ossia ‘che liquidano le cellule senescenti’).

Inoltre, uno degli integratori anti-age attualmente più interessanti (e comunque accessibile) sarebbe una formula ricca di potenziali senolitici naturali, come Senolytic Complex. Contiene infatti alti livelli di fisetina e quercetina fitosomiale (20 volte più assimilabile della quercetina normale), ma anche di estratto di tè nero decaffeinato, vitamina C, bromelina, ecc. Questo integratore alimentare anti-age di ultima generazione è inoltre vegano, senza glutine e senza nanoparticelle.

Bibliografia

  1. FIORITO, Giovanni, MCCRORY, Cathal, ROBINSON, Oliver, et al.Socioeconomic position, lifestyle habits and biomarkers of epigenetic aging: a multi-cohort analysis. Aging (Albany NY), 2019, vol. 11, no 7, p. 2045.
  2. AUBERT, Geraldine et LANSDORP, Peter M. Telomeres and aging. Physiological reviews, 2008, vol. 88, no 2, p. 557-579.
  3. FALLET, Emilie. Stabilité chromosomique, vieillissement cellulaire et cancer: rôle des télomères et de la télomérase.
  4. RHYU, Michelle S. Telomeres, telomerase, and immortality. JNCI: Journal of the National Cancer Institute, 1995, vol. 87, no 12, p. 884-894.
  5. IP, Fanny CF, NG, Yu Pong, AN, Hui Jin, et al.Cycloastragenol is a potent telomerase activator in neuronal cells: implications for depression management. Neurosignals, 2014, vol. 22, no 1, p. 52-63.
  6. GAGE, Fred H. Cell therapy. Nature, 1998, vol. 392, no 6679 Suppl, p. 18-24.
  7. ZHOU, Jia‐yi, LIN, Hua‐lin, QIN, Ying‐chao, et al.l‐Carnosine Protects Against Deoxynivalenol‐Induced Oxidative Stress in Intestinal Stem Cells by Regulating the Keap1/Nrf2 Signaling Pathway. Molecular Nutrition & Food Research, 2021, vol. 65, no 17, p. 2100406.
  8. ULRICH, Peter et CERAMI, Anthony. Protein glycation, diabetes, and aging. Recent progress in hormone research, 2001, vol. 56, no 1, p. 1-22.
  9. BAE, Jun-Tae, LEE, Chung-Hee, LEE, Geun-Soo, et al.Glycation Inhibitory and Antioxidative Activities of Ergothioneine. Journal of the Society of Cosmetic Scientists of Korea, 2019, vol. 45, no 2, p. 151-159.
  10. SCHUMACHER, Björn, GARINIS, George A., et HOEIJMAKERS, Jan HJ. Age to survive: DNA damage and aging. Trends in Genetics, 2008, vol. 24, no 2, p. 77-85.
  11. ZHU, Yi, DOORNEBAL, Ewald J., PIRTSKHALAVA, Tamar, et al.New agents that target senescent cells: the flavone, fisetin, and the BCL-XL inhibitors, A1331852 and A1155463. Aging (Albany NY), 2017, vol. 9, no 3, p. 955.
  12. YOUSEFZADEH, Matthew J., ZHU, Y. I., MCGOWAN, Sara J., et al.Fisetin is a senotherapeutic that extends health and lifespan. EBioMedicine, 2018, vol. 36, p. 18-28.
  13. MALAVOLTA, Marco, PIERPAOLI, Elisa, GIACCONI, Robertina, et al.Pleiotropic effects of tocotrienols and quercetin on cellular senescence: introducing the perspective of senolytic effects of phytochemicals. Current drug targets, 2016, vol. 17, no 4, p. 447-459.

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