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Possiamo sintetizzare la vitamina D attraverso il vetro?

Spesso consigliamo di prendere il sole per 20-30 minuti al giorno per fare il pieno di vitamina D, ma si può sintetizzare la vitamina D... dietro una finestra?

Giovane donna con i capelli rossi che prende il sole dietro un vetro

Promemoria: a che cosa serve la vitamina D? Quali sono i suoi benefici?

Considerata un ormone essenziale per il mantenimento dell'omeostasi fosfocalcica dell'organismo (ossia l'equilibrio degli ioni calcio e fosfato sotto forma di cristalli nelle ossa e disciolti nel sangue), la vitamina D contribuisce a:

  • normale funzionamento del sistema immunitario (1-4);
  • mantenimento della normale funzione muscolare;
  • livelli normali di calcio nel sangue;
  • mantenimento di ossae denti normali;
  • processo di divisione cellulare;
  • ridurre il rischio di cadute associato a instabilità posturale e debolezza muscolare (la caduta è un fattore di rischio per fratture ossee negli uomini e nelle donne dai 60 anni in su), ecc.

Pertanto, la vitamina D è essenziale per il corretto funzionamento del nostro corpo ed è indispensabile garantirne un apporto sufficiente per rimanere in buona salute.

Quali sono le diverse fonti di vitamina D?

La vitamina D esiste principalmente in due forme:

  • ergocalciferolo o vitamina D2, che deriva dall'assunzione di alimenti di origine vegetale (cereali, funghi, lieviti, ecc.) ;
  • colecalciferolo o vitamina D3, che deriva dall'assunzione di alimenti di origine animale (pesce azzurro, prodotti lattiero-caseari, ecc.), da alcune alghe e dalla produzione da parte della pelle sotto l'azione di alcuni raggi ultravioletti (esclusivamente gli UVB).

L'ergocalciferolo è scarsamente presente negli alimenti; inoltre, la parte più importante della vitamina D presente nell'organismo è diorigine endogena. In altre parole: la pelle e il sole sono le fonti principali di vitamina D biodisponibile per l'organismo.

Ma allora, si può sintetizzare la vitamina D (e abbronzarsi) dietro un vetro?

È proprio questo il problema. In effetti, la biosintesi della vitamina D avviene principalmente nella pelle, dove i raggi UVB reagiscono con il 7-deidrocolesterolo (provitamina D cutanea) per produrre la previtamina D3, che viene isomerizzata in colecalciferolo (vitamina D3) (5).

Ora, le finestre lasciano passare i raggi UVA... ma bloccano i raggi UVB. Pertanto, dietro un vetro, il sole danneggia il derma provocando unostress ossidativoche favorisce l'invecchiamento della pelle, ma non apporta alcun beneficio. Dietro un vetro non sintetizziamo la vitamina D né ci abbronziamo (poiché i raggi UVB sono anche i responsabili dell'abbronzatura).

Inoltre, il rapporto tra UVA e UVB della radiazione solare varia nel corso dell'anno (7). Pertanto, quando stiamo all'aria aperta in inverno, nell'emisfero settentrionale riceviamo pochissimi raggi UVB e molti raggi UVA, mentre la quantità di raggi UVB aumenta in estate. Tuttavia, gli UVB presentano anche degli svantaggi, giacché causano dei rischi per la pelle e la salute generale – perciò fai attenzione anche all'eccessiva esposizione diretta al sole. D'altra parte, per proteggersi parzialmente dai raggi UVB il corpo produce la melanina, che forma una sorta di barriera: l'abbronzatura.

La carenza di vitamina D è molto diffusa

In generale, la mancanza di vitamina D è una delle carenze più diffuse nei paesi occidentali. Ad esempio, un rapporto dell'Accademia di medicina francese del 2012, già citato nel nostro articolo sulle principali carenze alimentari, concludeva che l'80% della popolazione francese soffriva di una carenza di vitamina D (8). Il rapporto raccomandava quindi l'integrazione globale per la popolazione.

Occorre sapere che la carenza di vitamina D può:

  • causare un difetto della mineralizzazione ossea negli adulti e favorire l'indebolimento osseo nei soggetti anziani (9-10);
  • avere conseguenze dannose a livello muscolare;
  • o addirittura causare depressione, ecc.

Quale integratore alimentare di vitamina D scegliere?

Può essere pertanto interessante iniziare una cura di colecalciferolo (D3), ad esempio con gli integratori alimentari Vitamine D3 1000 UI per un dosaggio medio, o Vitamine D3 5000 UI per un dosaggio superiore.

Le persone con stomaco sensibile possono optare per Vitamine D3 Spray 2000 UI, confezionato sotto forma di spray da spruzzare sotto la lingua.

Preferisci utilizzare una vitamina D completamente vegetale? Opta per Vegan D3, un'eccellente fonte di colecalciferolo ricavato da un'alga e combinato con MCT di olio di cocco per un assorbimento ottimale.

Bibliografia

  1. (1)GRANT, William B. et HOLICK, Michael F. Benefits and requirements of vitamin D for optimal health: a review. Altern Med Rev, 2005, vol. 10, no 2, p. 94-111.
  2. Liu PT, Stenger S, et al. Toll like receptor triggering of a vitamin D mediated human antimicrobial response. Science, 2006, 311 : 1770.
  3. Rapport de l’Académie nationale de médecine. Statut vitaminique, rôle extra osseux et besoins quotidiens en vitamine D. Bull Acad  Natle Med. 2012, 196, 1011.
  4. Laird E, Rhodes JM and Kenny RA. Vitamin D and inflammation : potential implications for severity of Covid-19. Irish med J, 2020, 113 : 81.
  5. Vitamine D : métabolisme, régulation et maladies associées, Emilie Tissandié, Yann Guéguen, Jean-Marc A. Lobaccaro, Jocelyne Aigueperse, Maâmar Souidi, MEDECINE/SCIENCES 2006 ; 22 : 1095-100
  6. O'DONOVAN, Peter, PERRETT, Conal M., ZHANG, Xiaohong, et al. Azathioprine and UVA light generate mutagenic oxidative DNA damage. Science, 2005, vol. 309, no 5742, p. 1871-1874.
  7. NISHIMURA, Kazuki, IKEHATA, Hironobu, DOUKI, Thierry, et al. Seasonal Differences in the UVA/UVB Ratio of Natural Sunlight Influence the Efficiency of the Photoisomerization of (6‐4) Photoproducts into their Dewar Valence Isomers. Photochemistry and Photobiology, 2020.
  8. Statut vitaminique, rôle extra osseux et besoins quotidiens en vitamine D, Bernard Salle, Bull. Acad. Natle Méd., 2012, 196, nos 4-5, 1011-1015, séance du 15 mai 2012
  9. Maugars Y, Glémarec J, Guillot P, et al. Métabolisme phosphocalcique et ostéomalacie. Rev Rhum 2000 ; 67 (suppl 2) : 95-8.
  10. Breuil V, Euller-Ziegler. Nutrition et vieillissement osseux : l’ostéoporose. Nutr Clin Metab 2004 ; 18 : 212-8

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