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Ad ognuno il proprio antiossidante :qual è quello più adatto per te?

I metalli che arrugginiscono, la frutta e i legumi che appassiscono, i grassi che irrancidiscono... Il nostro organismo non è l'unica vittima dell'ossidazione: questo fenomeno che provoca dei danni cellulari irreversibili e che è associato a un centinaio di malattie, patologie, al cancro e ai disturbi cardiovascolari più comuni. Nei nostri paesi, ha un'origine principale completamente sconosciuta: la trasformazione vitale dell'ossigeno in acqua.

I metalli che arrugginiscono, la frutta e i legumi che appassiscono, i grassi che irrancidiscono... Il nostro organismo non è l'unica vittima dell'ossidazione: questo fenomeno che provoca dei danni cellulari irreversibili e che è associato a un centinaio di malattie, patologie, al cancro e ai disturbi cardiovascolari più comuni. Nei nostri paesi, ha un'origine principale completamente sconosciuta: la trasformazione vitale dell'ossigeno in acqua. Infatti, quest'ultima non è del tutto perfetta: il 2-3% dell'ossigeno si trasforma in specie reattive dell'ossigeno (ROS), dei composti instabili e particolarmente aggressivi. Questi composti tossici strapperanno degli elettroni a tutti i materiali cellulari presenti nel loro percorso, portando scompiglio nell'organismo: denaturazione delle proteine, inattivazione di enzimi, lesioni del DNA, mutazioni responsabili a lungo termine del cancro...
Fortunatamente, il nostro organismo è preparato a questi attacchi. Almeno in teoria. Utilizza 2 sistemi di difesa antiossidanti complementari: uno interno, che consiste nel creare delle difese antiossidanti composte da enzimi (come la glutatione perossidasi), da piccole molecole (carotenoidi, vitamine C ed E, acido urico, bilirubina, ubichinone...) e anche da proteine (ferritina, transferrina); l'altro esterno si basa sull'apporto alimentare di difese antiossidanti fabbricate da altri organismi e soprattutto dalle piante. In tutti i casi, l'obiettivo è quello di garantire un certo equilibrio tra la quantità di specie reattive prodotte e la quantità di antiossidanti necessari per neutralizzarle.
Succede che tale equilibrio venga rotto:
    1) Quando le specie reattive dell'ossigeno vengono create ad un ritmo troppo rapido e sono quindi in eccesso nei due sistemi.
    2) Quando gli apporti esterni di antiossidanti sono troppo scarsi e l'organismo non riesce più a compensarli con il sistema interno.
In entrambi i casi, è importanteagire in fretta. Lo squilibrio del rapporto delle forze conduce ad una situazione chiamata stress ossidativo, che si autoalimenta1. Quando le reazioni di ossidazione vengono avviate, le reazioni a catena si susseguono e non si fermano finché non viene ossidata tutta la materia.
Solo l'intervento di antiossidanti può quindi avere un effetto. E sebbene tutti gli antiossidanti derivanti dall'alimentazione possano arrestare il fenomeno, ne esistono di più efficaci di altri a seconda della situazione.

L'antiossidante per coloro che trascorrono la giornata dietro uno schermo

La trasformazione dell'ossigeno in acqua non è il solo responsabile delle specie reattive dell'ossigeno. Il fumo, il vento, il sole, ma anche la luce aggrediscono continuamente l'organismo e soprattutto l'occhio, a contatto costante con l'ambiente. Le persone che lavorano tutto il giorno dietro uno schermo e quelle che spesso consultano il tablet, lo smartphone e i televisori sono esposte regolarmente alla luce blu, uno spettro di luce noto per la sua tossicità nei confronti della retina e della cornea2 (uno dei rari tessuti del corpo a non essere vascolarizzato). E con il tempo, le specie reattive dell'ossigeno prodotte sotto l'effetto delle radiazioni danneggiano le cellule dell'occhio e favoriscono tre patologie: l'AMD, la cataratta e la presbiopia3.
Per contrastare l'ossidazione delle cellule dell'occhio e assorbire alcuni raggi di luce che danneggiano la retina, non c'è niente di meglio che i carotenoidie soprattutto la luteina, che compone insieme alla zeaxantina e alla mesozeaxantina, il pigmento giallo della macula. Più questo pigmento è abbondante, più il rischio di sviluppare l'AMD o la cataratta è basso4,5,6. Gli alimenti ricchi di luteina : cavolo (24 mg), spinaci (20 mg), zucche (3-4 mg), broccoli (2 mg), piselli (2 mg). L'integratore ideale di luteina: Lutein 20 mg

L'antiossidante per coloro che si espongono spesso al sole

I raggi del sole, in particolare i raggi ultravioletti, contribuiscono in modo significativo allo stress ossidativo nelle persone che si espongono regolarmente al sole. Le piante, il cui sviluppo dipende quasi esclusivamente da questa fonte di energia, rappresentano una soluzione per proteggersi contro gli effetti nocivi: la produzione e l'uso di antiossidanti carotenoidi. E questo trucco funziona anche sulla nostra pelle7 ! Il consumo di alimenti ricchi di carotenoidi (e soprattutto di uno fra di loro, il licopene) si traduce direttamente in un aumento dei livelli di licopene nella pelle, il che aumenta l'assorbimento dei raggi UV e riduce il deterioramento delle cellule8. Si tratta di una riduzione salutare, perché a lungo termine, questo deterioramento provoca l'invecchiamento precoce della pelle e favorisce la nascita di tumori cancerogeni: dal 50 al 70% dei tumori della pelle sono direttamente legati a una sovraesposizione ai raggi UV. Benché il consumo di licopene (di cui i cibi più ricchi sono il pomodoro e il melone, due frutti estivi) possa ridurre gli eritemi che si verificano a seguito di sovraesposizione, non potrà mai sostituire la protezione solare. Il suo interesse è principalmente quello di rafforzare le difese antiossidanti della pelle nelle persone che si trovano spesso in ambienti esterni9. Questo è il motivo per cui è importante garantire un apporto regolare di licopene e un integratore può rivelarsi utile per raggiungerlo.
Gli alimenti ricchi di licopene : guava (5 mg), cocomero (4,5 mg), pomodoro (3 mg), papaia (1,8 mg), pompelmo (1,7 mg).
L'integratore di licopene ideale: Lyc-O-Mato® (14 mg)

L'antiossidante per coloro che fanno molto sport

Quando è praticata regolarmente e abbastanza intensamente, l'attività fisica provoca, anch'essa, uno stress ossidativo. L'organismo è in grado di regolare la produzione di antiossidanti per farne fronte, ma a lungo termine necessita di un aumento degli apporti esterni di antiossidanti per evitare un eccesso. E uno degli antiossidanti di cui ha più bisogno è la vitamina C. Sebbene solitamente, gli apporti nutrizionali giornalieri raccomandati per un adulto siano pari a 110 mg / giorno, si consiglia agli sportivi di aumentarne decisamente il consumo10,11. Questa sostanza antiossidante favorisce infatti il recupero e lo stoccaggio di glicogeno, partecipa alla sintesi dei tessuti muscolari e migliora l'assorbimento del ferro, i cui fabbisogni aumentano in caso di attività fisica.
Così, alcuni studi hanno mostrato che un'integrazione adeguata negli sportivi migliora le difese antiossidanti, ma anche il sistema immunitario12 e potrebbe influenzare positivamente le prestazioni13. A condizione, tuttavia, di restare ragionevoli: delle quantità eccessive avrebbero esattamente l'effetto opposto a quello ricercato (effetti pro-ossidanti).
Gli alimenti ricchi di vitamina C : peperone rosso (100-160 mg), papaia (90 mg), kiwi (70 mg), arancio (70 mg), mango (55 mg).
L'integratore di vitamina C ideale : Liposomal Vitamin C (335 mg)

La soluzione per coloro che hanno una cattiva alimentazione

Ci sono decine di studi che mostrano che delle persone con bassi livelli ematici di antiossidanti sono a maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari rispetto ai soggetti con uno stato antiossidante ben equilibrato14. Sulla base di questi dati, gli esperti di nutrizione hanno raccomandato in tutto il mondo di consumare più frutta e verdura. Purtroppo, il problema risiede altrove: uno studio ha mostrato che qualche anno fa solo il 4% della popolazione occidentale consumava le 5 porzioni minime di frutta e verdura al giorno che raccomandano le autorità governative15.
Per quelle persone la cui dieta non è bilanciata, è meglio concentrarsi su una vasta gamma di antiossidanti a dose nutrizionale piuttosto che su un antiossidante specifico ad alte dosi. Inoltre, i ricercatori della School of Public Health de l’Université de Californie hanno identificato anche altri tipi di popolazioni a cui si applica questa raccomandazione16 :
    • le persone di più di 60 anni
    • le donne in età fertile
    • le donne in gravidanza o che allattano
    • i vegetariani
    • i grandi consumatori di alcol e/o tabacco
    • le persone che seguono una dieta dimagrante.
L'integratore multivitaminico sinergico ideale: Daily 3

Bibliografia

1. Pincemail J, Bonjean k & al. Mécanismes physiologiques de la défense antioxydante, Nutrition clinique et métabolisme 16 (2002) 233–239
2. Dawson, et al, Local fundus response to blue (LED and laser) and infrared (LED and laser) sources, Exp.Eye Res., 73(1):137-47 2001.
3. Avis de l’Anses, Effets sanitaires des systèmes d’éclairage utilisant des diodes électroluminescentes (LED), Octobre 2010,
4. Hankinson SE, Stampfer MJ, et al. Nutrient intake and cataract extraction in women: a prospective study.BMJ. 1992 Aug 8;305(6849):335-9.
5. Associations between age-related nuclear cataract and lutein and zeaxanthin in the diet and serum in the Carotenoids in the Age-Related Eye Disease Study, an Ancillary Study of the Women's Health Initiative. Moeller SM, Voland R, et al, CAREDS Study Group; Women's Health Initiative. Arch Ophthalmol. 2008 Mar;126(3):354-64. Texte integral : archopht.ama-assn.org
6. A randomised controlled trial investigating the effect of lutein and antioxidant dietary supplementation on visual function in healthy eyes. Bartlett HE, Eperjesi F. Clin Nutr. 2008 Apr;27(2):218-27.
7. Wilhelm Stahl, Helmut Sies. Photoprotection by dietary carotenoids: Concept, mechanisms, evidence and future development, Mol. Nutr. Food Res. 2011, 2 28 29 56, –7 5 DOI 10.1002/mnfr.201100232
8. Scarmo, S., Cartmel, B., Lin, H., Leffell, D. J. et al., Significant correlations of dermal total carotenoids and dermal lycopene with their respective plasma levels in healthy adults. Arch. Biochem. Biophys. 2010, 504, 34–39
9. Aust, O., Stahl, W., Sies, H., Tronnier, H., Heinrich, U., Supplementation with tomato-based products increases lycopene, phytofluene, and phytoene levels in human serum and protects against UV-light-induced erythema. Int. J. Vit. Nutr. Res. 2005, 75, 54–60.
10. Levine M, Rumsey SC, Daruwala R, et al. Criteria and recommendations for vitamin C intake. JAMA 1999;281:1415-23. View abstract.
11. Stahl W & al. Lycopene-rich products and dietary photoprotection, Photochem Photobiol Sci, 2006 Feb;5(2):238-42. Epub 2005 Aug 12.
12. Hemila, H. and Chalker, E. Vitamin C for preventing and treating the common cold. Cochrane.Database.Syst.Rev. 2013;1:CD000980.
13. Suboticanec-Buzina, K., Buzina, R., Brubacher, G., Sapunar, J., and Christeller, S. Vitamin C status and physical working capacity in adolescents. Int J Vitam.Nutr Res. 1984;54(1):55-60.
14. Gey KF, Stahelin HB, Eichholzer M. Poor plasma status of carotene and vitamin C is associated with higher mortality from ischemic heart disease and stroke: Basel prospective study. Clin Investig 1993;71:3–6.
15. Fanette RECOURS, Pascale HEBEL, Les populations modestes ont-elles une alimentation déséquilibrée ? Cahier de recherche n°232, Décembre 2006, Centre de Recherche pour l’Etude et l’Observation des Conditions de Vie.
16. Swartzberg, J E. The Wellness Reports – Dietary Supplements, University of California, Berkeley School of Public Health, 2009, page 33.

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