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Detox: come drenare i cinque organi emuntori?

L’organismo è dotato di cinque organi detti “emuntori”, che garantiscono numerose funzioni metaboliche, tra cui l’eliminazione delle tossine. Scopri i nostri consigli per drenarli in modo efficace e aiutarli a svolgere la loro funzione.

Drenaggio e depurazione dei cinque organi emuntori

Il fegato: il grande impianto di depurazione del nostro organismo

Il fegato è uno degli organi più importanti dell’organismo, poiché attraverso la vena porta recupera il sangue ricco di nutrienti – soprattutto glucidi, lipidi e aminoacidi (1).

A seconda delle esigenze del corpo, il fegato fornisce glicogeno, glucosio e acidi grassi e sintetizza le proteine del sangue (albumina, emoglobina, globulina ecc., nonché i fattori di coagulazione).

Nondimeno, il fegato svolge anche un’importante funzione disintossicante. Come un grande impianto di depurazione, infatti, il fegato trasforma le tossine in prodotti non tossici per l’organismo: i prodotti liposolubili vengono inviati all’intestino, mentre i prodotti idrosolubili vengono inviati ai reni – altri due organi emuntori che subentrano per completare l’opera di disintossicazione (2).

Per drenare tutti gli organi emuntori, è quindi necessario innanzitutto prendersi cura del fegato e assicurarsi che funzioni perfettamente.

A tal fine, è ovviamente consigliabileevitare l’alcol. L’etanolo è infatti così tossico per l’organismo che il fegato, totalmente impegnato a trasformarlo in acetaldeide e poi in acetato, non tratta più alcun’altra tossina. Inoltre, l’etanolo e l’acetaldeide ottenuti dalla trasformazione dell’etanolo hanno un effetto tossico sulle cellule epatiche. Prendersi cura del proprio fegato significa innanzitutto ridurre al massimo il consumo di alcol (3).

Allo stesso modo, si raccomanda dievitare di mangiare alimenti troppi grassi, troppo dolci e troppo salati: più il fegato è sollecitato, meno sarà disponibile a garantire le sue funzioni depurative!

Per quanto riguarda i principi attivi naturali, alcune piante sono note per contribuire al mantenimento di un fegato sano o partecipare al suo potenziale detox: si tratta, in particolare, delcarciofo, del cardo mariano o della clorella (tutti presenti nell’integratore Liver Support Formula, in sinergia con altri composti naturali come la Picrorhiza kurroa, il ginkgo, la L-citrullina, ecc.) (4-6).

Infine, anche l’idratazione è una delle chiavi per drenare gli organi emuntori, in primo luogo il fegato, ma anche i reni e l’intestino.

I reni: i pilastri dell’equilibrio acido-base

I reni sono il secondo filtro del sangue dopo il fegato. Sebbene svolgano anche delle funzioni ormonali ed enzimatiche, sono decisamente organi emuntori e quindi contribuiscono a disintossicare l’organismo (7).

Infatti, i reni filtrano ogni giorno circa 190 litri di sangue,l’equivalente di una trentina di cicli completi di circolazione sanguigna! Quando il sangue scorre nei reni, questi espellono nelle urine le tossine e gli acidi in eccesso derivanti dall’alimentazione, permettendo così di mantenere l’equilibrio acido-base dell’organismo.

Infine, i reni producono la renina, che regola la pressione sanguigna; l’eritropoietina (EPO) che agisce sul midollo osseo per produrre i globuli rossi; e il calcitriolo, una forma attiva della vitamina D che permette l’assorbimento del calcio da parte dell’intestino.

La prima regola per il drenaggio dei reni è garantire un’adeguata idratazione e la raccomandazione è di assumere almeno 30 ml di acqua per chilogrammo di peso corporeo al giorno – una persona di 70 kg dovrebbe quindi bere almeno 2,1 litri di acqua al giorno (8).

Inoltre, uno studio ha dimostrato che l’assunzione elevata di vitamina B6 riduce significativamente il rischio di calcoli renali, grazie alla capacità della vitamina B6 di diminuire l’escrezione urinaria degli ossalati di calcio (9).

Oltre a ciò, soprattutto se si è soggetti a calcoli renali (ma anche calcificazioni, tartaro, ecc.), si raccomanda dinon consumare troppi latticini, spinaci, acetosella, ortiche, ecc.

Infine, i naturopati raccomandano spesso il consumo di piante come l’equiseto, il tarassaco, il noni o la chanca piedra, conosciuta anche come erba “spaccapietre” (le puoi trovare tutte in sinergia con la vitamina B6 e il magnesio nell’integratore Kidney Detox Formula) (10).

Il colon, ultimo baluardo dell’apparato digerente

Mentre la prima digestione inizia nella bocca e i nutrienti forniti dall’alimentazione sono assorbiti dall’apparato digerente, trasformati e impiegati nello stomaco, nel fegato, nell’intestino tenue ecc., i residui di cibo arrivano nel colon in forma liquida. Man mano che percorrono il colon, i residui alimentari vengono disidratati fino a diventare feci che possono essere evacuate.

Tuttavia, il colon non serve solo ad assorbire l’acqua contenuta nei residui alimentari, bensì contiene migliaia di miliardi di batteri che hanno un ruolo nelle funzioni digestive, metaboliche, immunitarie e neurologiche: il microbiota intestinale (11).

In particolare, questi batteri hanno il compito di distruggere le ultime tossine provenienti dall’alimentazione per impedire loro di contaminare l’organismo. È quindi fondamentale prendersi cura del colon per disintossicare il corpo.

È stato ampiamente dimostrato che le fibre non digeribili sono determinanti per sostenere il microbiota intestinale: cereali integrali, funghi ma anche semi di lino o di chia sono quindi alleati preziosi per drenare questo organo emuntore.

È inoltre importante limitare il consumo di grassi, zuccheri e alcol, nonché di tabacco, che danneggiano la qualità della digestione da parte dell’intestino.

Alcuni alimenti, infine, sono noti per favorire la salute gastrointestinale: si tratta di senna, sedano, papaia o tarassaco (che si trovano tutti nell’integratore Colon Cleanse Formula).

La pelle, un altro importante organo emuntore

Prima barriera dell’organismo contro le aggressioni esterne, la pelle è un organo dalle molteplici funzioni: protegge il corpo contro il freddo, il calore, la disidratazione e le radiazioni, ma anche dalle sostanze chimiche (grazie al potere tampone del film idrolipidico e al mantello acido protettivo) e da batteri e virus.

Tuttavia, come prima barriera dell’organismo, la pelle viene regolarmente aggredita, in particolare a causa dell’inquinamento atmosferico.

Ecco perché è importante prendersi cura della propria pelle, in particolare evitando di fumare, detergendo il viso ogni giorno, proteggendola dalle aggressioni esterne e idratandola regolarmente con creme specifiche.

Una dieta sana ed equilibrata è ovviamente un’ottima strategia per preservare la pelle e mantenere le funzioni emuntorie.

Come disintossicare i polmoni?

Se la funzione principale dei polmoni è permettere l’assorbimento nel sangue dell’ossigeno presente nell’aria e il rilascio nell’aria dell’anidride carbonica presente nel sangue, gli organi della respirazione aerea contribuiscono anche a proteggere il corpo dalle sostanze nocive presenti nell’aria, come fumo, inquinamento, batteri e virus.

Questi agenti tossici possono infatti essere intrappolati dal muco, un liquido denso e viscoso prodotto dai polmoni ed eliminato quando si tossisce o si deglutisce. I polmoni sono quindi degli organi emuntori e partecipano alla depurazione del corpo.

Tuttavia, fra inquinanti atmosferici, tabacco, freddo ecc., i nostri polmoni possono riempirsi di un muco difficile da eliminare, il che nuoce alle funzioni emuntorie di questi organi. Questo è il motivo per cui necessitano talvolta di aiuto per mantenere le funzioni respiratorie.

A tal fine, lacorteccia di pino marittimo è considerata eccellente per le vie respiratorie e la curcuma è altresì nota per contribuire a sostenere il sistema immunitario e respiratorio (ecco perché questi due rimedi naturali sono presenti nell’integratore Lung Detox, progettato per drenare i polmoni) (12).

IL CONSIGLIO DI SUPERSMART

Bibliografia

  1. THAPA, B. R. et WALIA, Anuj. Liver function tests and their interpretation. The Indian Journal of Pediatrics, 2007, vol. 74, no 7, p. 663-671.
  2. APTE, Udayan et KRISHNAMURTHY, Partha. Detoxification Functions of the Liver. In : Molecular pathology of liver diseases. Springer, Boston, MA, 2011. p. 147-163.
  3. LUNDQUIST, Frank, TYGSTRUP, Niels, WINKLER, Kjeld, et al.Ethanol metabolism and production of free acetate in the human liver. The Journal of clinical investigation, 1962, vol. 41, no 5, p. 955-961.
  4. MOHAFRASH, Samia Mostafa Mohamed et MOSSA, Abdel-Tawab Halim. Herbal syrup from chicory and artichoke leaves ameliorate liver damage induced by deltamethrin in weanling male rats. Environmental Science and Pollution Research, 2020, vol. 27, no 7, p. 7672-7682.
  5. KIM, You Jin, KWON, Sanghee, et KIM, Mi Kyung. Effect of Chlorella vulgaris intake on cadmium detoxification in rats fed cadmium. Nutrition Research and Practice, 2009, vol. 3, no 2, p. 89-94.
  6. SONI, Deepika et GROVER, Abhinav. “Picrosides” from Picrorhiza kurroa as potential anti-carcinogenic agents. Biomedicine & Pharmacotherapy, 2019, vol. 109, p. 1680-1687.
  7. FINCO, Delmar R. Kidney function. In : Clinical biochemistry of domestic animals. Academic Press, 1997. p. 441-484.
  8. CLARK, William F., SONTROP, Jessica M., HUANG, Shi-Han, et al.Hydration and chronic kidney disease progression: a critical review of the evidence. American journal of nephrology, 2016, vol. 43, no 4, p. 281-292.
  9. GERSHOFF, STANLEY N. et PRIEN, Edwin L. Effect of daily MgO and vitamin B6 administration to patients with recurring calcium oxalate kidney stones. The American Journal of Clinical Nutrition, 1967, vol. 20, no 5, p. 393-399.
  10. SEPTEMBER, Wolfgang Weichmann. Chanca Piedra Efficacy Study (Romania 2019)-1 in 4 STONE FREE!.
  11. NAVA, Gerardo M. et STAPPENBECK, Thaddeus S. Diversity of the autochthonous colonic microbiota. Gut microbes, 2011, vol. 2, no 2, p. 99-104.
  12. XIA, Y. F., ZHANG, J. H., XU, Z. F., et al.Pycnogenol, a compound isolated from the bark of pinus maritime mill, attenuates ventilator-induced lung injury through inhibiting NF-κB-mediated inflammatory response. International Journal of Clinical and Experimental Medicine, 2015, vol. 8, no 2, p. 1824.

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