Quantità limitata
Urolithin A è un integratore alimentare di urolitina A, un metabolita studiato nel campo della salute cellulare e dell’anti-età.
Questo ingrediente particolarmente innovativo suscita l’interesse dei ricercatori per i suoi potenziali effetti sul funzionamento mitocondriale e cellulare, e quindi su come mantenere la pelle giovane, sulla longevità generale, ecc. (1)
L’integratore Urolithin A è classificato nella nostra categoria di prodotti dedicati alla longevità.
L’urolitina A è un metabolita prodotto naturalmente nell’organismo dall’azione dei batteri intestinali (viene spesso definita postbiotico), a partire dall’assunzione alimentare di ellagitani e acido ellagico.
Piccole quantità di ellagitani e acido ellagico sono presenti in frutti come melagrana, more, noci, ecc.
L’urolitina A è oggetto di numerosi studi che ne analizzano la potenziale capacità di sostenere:
Ricordiamo che i mitocondri sono responsabili della produzione di ATP, la principale fonte di energia cellulare indispensabile per il corretto funzionamento e la sopravvivenza dell’organismo.
La disfunzione mitocondriale svolge un ruolo importante nel processo di invecchiamento e nello sviluppo successivo di disturbi legati all’età (metabolici, degenerativi, ecc.)
L’assunzione di un integratore alimentare di urolitina A pura consente quindi di:
Il nostro integratore di urolitina A si distingue dagli altri integratori anti-età e dalla concorrenza per sei caratteristiche principali:
La mitofagia è un processo autofagico grazie al quale un organismo sano elimina e ricicla i mitocondri disfunzionali e senescenti dalle sue cellule.
Quando la mitofagia non funziona più correttamente, può causare l’accumulo di mitocondri disfunzionali, ostacolare la salute cellulare e favorire lo sviluppo di disturbi legati all’età.
Ecco perché l’urolitina A interessa i ricercatori come possibile induttore della mitofagia.
I ricercatori hanno identificato l’urolitina A come un potente attivatore potenziale della via mitofagica dipendente da PINK1/parkin (PINK1 è una chinasi-1 indotta da PTEN, la fosfatasi e omologa della tensina).
Questa via porta all’ubiquitinazione selettiva (in altre parole, la marcatura con ubiquitina) delle proteine mitocondriali mirate, quindi alla loro eliminazione da parte dei fagolisosomi: le proteine marcate sono racchiuse in fagosomi fusi con lisosomi per essere scomposte dagli enzimi.
L’urolitina A sarebbe anche in grado di attivare diverse vie indipendenti da PINK1/parkin per eliminare i mitocondri difettosi (10).
Oltre agli integratori di urolitina A, è possibile aumentare l’apporto ingerendo i precursori del metabolita: gli ellagitani (polifenoli bioattivi) e l’acido ellagico (un derivato degli ellagitani).
Infatti, gli ellagitani e l’acido ellagico possono essere digeriti e metabolizzati in urolitine A e B dai batteri del microbiota intestinale, a livello dell’intestino tenue e del colon.
L’integrazione diretta con urolitina A consente, peraltro, di evitare questa fase incerta di conversione e di beneficiare direttamente, in quantità significative, del principio attivo finale desiderato.
Se, tuttavia, desideri consumare ellagitani e acido ellagico, li troverai in diversi alimenti:
L’aumento di interesse per le capsule di urolitina A, al fine di promuovere un invecchiamento sano, è supportato da due fattori chiave:
Pertanto, buona parte della popolazione semplicemente non può, o può solo in minima parte, convertire gli ellagitani e l’acido ellagico in urolitina A, al fine di evitare l’accumulo di mitocondri disfunzionali. Solo l’acquisto di un integratore consente di godere dei benefici di questo principio attivo.
Unitamente alla cura, ti consigliamo di assumere sostanze associate ai mitocondri, come la pirrolochinolina chinone (PQQ), l’acido R-lipoico e l’acetil-L-carnitina. Si trovano raggruppati in alcune formule sinergiche (come l’integratore alimentare Mitochondrial Formula).
Sempre in relazione alla salute cellulare, approfitta di composti studiati per la loro potenziale capacità di sopprimere le cellule senescenti, le cellule “zombie” nocive che si accumulano nell’organismo nel corso del tempo. Tra i possibili senolitici (eliminatori di cellule senescenti) naturali, citiamo in particolare: la fisetina (con l’integratore Fisetin), la quercetina, il tè nero decaffeinato, la bromelina, ecc. (la formula sinergica Senolytic Complex, disponibile per l’acquisto, riunisce i migliori di questi composti).